La prova del demansionamento e del danno alla professionalità può essere fornita attraverso deduzioni presuntive giuridicamente valide

di C. Grassi -
In un caso di accertamento giudiziario del prolungato demansionamento di un dipendente e di condotte assimilabili al mobbing, i giudici di merito, avevano accolto parzialmente il ricorso, riconoscendo la domanda di demansionamento ma non il mobbing e condannando il datore di lavoro alla reintegra del dipendente nelle mansioni corrispondenti all’inquadramento posseduto ed al risarcimento del danno biologico. Nello specifico è stato ritenuto insussistente il mobbing ed il danno alla professionalità, per la mancata specificazione, da parte del lavoratore, del bagaglio professionale perduto e dei corsi di aggiornamento rifiutati, che gli avrebbero consentito di accrescere le competenze. Il d. . .