«O Fiorentina, di ogni squadra ti vogliam regina». Il lavoratore tifoso, assente dal servizio perché affetto da lombosciatalgia, che va allo stadio per assistere alla partita non può essere licenziato se il datore di lavoro non riesce a provare la simulazione della sua malattia

di V. A. Poso -
Non era una partita qualunque quella giocata nell’anticipo serale di sabato 21 maggio 2022, allo stadio “Artemio Franchi” di Firenze, per il Campionato della Serie A, 2021-2022. Con le reti di Duncan al 46° e di Gonzales, su rigore, al 92°, la Fiorentina vinse 2-0, conquistando la qualificazione per il campionato europeo grazie alla “odiata Juventus”. E dopo dieci anni finì la stagione dei bianconeri, la prima senza trofei. A quella partita partecipò, da spettatore, un operaio toscano assente dal lavoro per malattia, a causa di una fastidiosa lombosciatalgia, documentata da certificazione medica, ignaro di quello che sarebbe accaduto di lì a poco. Alcuni testimoni (abbiamo let. . .