I giudici di Piazza Cavour tornano su alcune annose questioni civilistiche, tra cui l’efficacia non interruttiva della prescrizione con riferimento alla mera diffida

di C. Iodice -
Nell’ordinanza in esame (Cass., 4 gennaio 2024, n. 279), che ivi si segnala, la Suprema Corte affronta, tra gli altri, anche i temi squisitamente civilistici della prescrizione del credito e dell’idoneità degli atti interruttivi, occasionando tale pronuncia da una controversia in materia di lavoro. L’ordinanza di cui si discute appare davvero piena di spunti interessanti, tra cui pure la questione del criterio della “ragione più liquida”, sancito dalle Sezioni Unite già nel 2014, per cui il giudice può decidere la causa in base alla questione assorbente e più agevole da risolvere, senza analizzare le altre questioni logicamente sovraordinate, per ragioni di economia e di celer. . .