Sulla discriminazione “alla rovescia” nel pubblico impiego

di D. Serra -
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5967 del 5 marzo 2024, che si segnala, ha affermato che l’art. 53 della L. n. 234 del 2012, come anche il previgente art.14-bis, comma 2, della L. n. 11 del 2005, si interpreta nel senso che non trovano applicazione norme dell’ordinamento giuridico italiano o prassi interne quando, nella regolazione di medesimo caso, quelle disposizioni comportino al contempo un pregiudizio ai danni del cittadino italiano ed un vantaggio al cittadino dell’Unione Europea, in tal modo realizzando in concreto un effetto discriminatorio ai danni del primo. Veniamo al caso affrontato dalla Corte Suprema. Un medico anestesista, assunto (in esito a concorso) presso u. . .