La conciliazione in “sede sindacale” e le previsioni della contrattazione collettiva ex art. 412-ter c.p.c. L’enigma è risolto?

di F. Avanzi -
Nonostante il sopravanzare di nuove e pervasive forme – o, forse, metodo? – di tutela, quale il diritto antidiscriminatorio di matrice eurounitaria, agenti ben oltre le estremità segnate dalle norme inderogabili di legge (BARBERA, BORELLI, Principio di eguaglianza e divieti di discriminazione, in WP D’Antona, 451-2022, p. 5), nell’economia del Diritto del Lavoro non può, comunque, dubitarsi, circa la permanete rilevanza del principio d’inderogabilità delle fattispecie poste a protezione del lavoratore dipendente. Un dogma, quello dell’inderogabilità, fondato su ragioni specialmente “soggettive” ossia legate a uno squilibrio di potere contrattuale (MAGNANI, Diritto. . .