Brevi profili ricostruttivi in tema di domanda di ammissione al passivo fallimentare: tra crediti a titolo di TFR e par condicio creditorum e onus probandi nel giudizio di opposizione

di G. M. Marsico -
La Corte di Cassazione, con la pronuncia in commento (ordinanza, 18 marzo 2024, n. 7186), ha sancito il principio per cui le buste paga ed il CUD (c.d. certificato unico dipendente), in mancanza di un atto di quietanza del lavoratore-creditore, non costituiscono prova del pagamento del credito in essi documentato, in quanto provenienti dalla stessa parte interessata ad opporre il fatto estintivo (Cfr. M. Marazza – D. Garofalo, Insolvenza del datore di lavoro e tutele del lavoratore, Giappichelli, 2015, XIV). La dipendente ha chiesto di essere ammessa al passivo del fallimento, in via privilegiata, per la somma complessiva di euro 39.245,52, oltre interessi, di cui euro 32.104,93 per t. . .