Trasferimento di sede ingiustificato ed autotutela del lavoratore in via di eccezione di inadempimento ex art. 1460 c.c.: quando il rifiuto della prestazione illegittima è conforme a “buona fede”?

di L. Lorea -
Con l’ordinanza qui annotata (3 maggio 2022, n. 13895), la Suprema Corte, Sezione VI Civile, conferma la decisione del Giudice d’Appello che ritiene illegittimo il licenziamento intimato ad una lavoratrice a causa del suo rifiuto, in via di eccezione di inadempimento, ad un trasferimento di sede esercitato dal datore di lavoro in violazione dell’art. 2103 c.c. e delle condizioni previste dall’art. 64 del CCNL Ania applicabile alla fattispecie. Più in particolare, i Giudici di legittimità, rilevando che la Corte territoriale abbia valutato tale trasferimento alla stregua di un “inadempimento della società” perché ingiustificato, ritengono che sia stata effettuata la «verifica. . .