False dichiarazioni rese in occasione dell’accesso al pubblico impiego: quando rileva la condotta del lavoratore?

di F. Coppola -
La sentenza della Cassazione in commento decide in ordine alle conseguenze giuridiche che derivano dalle falsità  documentali rese al momento dell’accesso all’impiego pubblico. Il caso trae origine dalla omessa dichiarazione da parte del lavoratore in sede di autocertificazione, in relazione all’assunzione nel comparto scuola,  di pregresse condanne penali. La Corte di appello di Torino sosteneva che la mera omessa indicazione fosse di per sé sufficiente a integrare il grave effetto di non consentire una valutazione ex ante sulla gravità dei reati non dichiarati. Si riteneva dunque irrilevante effettuare un preventivo accertamento per stabilire se le condanne pregresse fossero rel. . .