Il punto sui medici specializzandi alla luce delle recenti decisioni della Corte di giustizia dell’Unione europea e della Corte di Cassazione

di R. Rainone -
Le sentenze annotate rappresentano un tassello ulteriore per la ricostruzione delle note vicende che hanno interessato, ormai da tempi risalenti, i medici specializzandi (vd. l’alluvionale giurisprudenza in materia: C. giust., 24 gennaio 2018, cause riunite C-616/16 e C-617/16, Pantuso + altri / Pres.za Cons. Min. + altri, in LPA, 2020, I, 211, con nota di Calderara; Cass., sez. III, 31 agosto 2011, n. 17868, in FA, 2011, 11, 3346; Cass., sez. III, 11 novembre 2011, n. 23577, in FA, 2012, 2, 255; Cass., sez. VI – III, 14 febbraio 2014, nn. 3438 e 3439, in DeJure). Prendendo le mosse dal comun denominatore della mancata tempestiva attuazione delle direttive comunitarie 75/362/CEE e 75. . .