La Corte costituzionale ritorna sugli automatismi punitivi: nuove prospettive per la giustizia disciplinare

di A. G. Arnò -
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 51 del 2024, depositata il 28 marzo 2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 12, comma 5, del decreto legislativo 23 febbraio 2006, n. 109, nella parte in cui prevede l’automatica rimozione dalla magistratura in caso di condanna del magistrato a una pena detentiva non sospesa. La norma stabiliva la rimozione automatica del magistrato che sia stato condannato a pena detentiva per delitto non colposo non inferiore a un anno la cui esecuzione non sia stata sospesa, ai sensi degli artt. 163 e 164 Codice penale, o per la quale sia intervenuto provvedimento di revoca della sospensione ai sensi dell’art. 168 dello stes. . .