La «manifesta» è morta. Viva il «fatto»!

di M. Verzaro -
La sentenza della Corte costituzionale 19 maggio 2022, n. 125 ha sancito la parziale incostituzionalità dell’art. 18, comma 7, l. 20 maggio 1970, n. 300, come modificato dall’art. 1, comma 42, lett. b), l. 12 maggio 2012, n. 92, nella parte in cui prevede che, ai fini dell’applicazione della tutela reintegratoria attenuata (reintegrazione + indennità risarcitoria fino ad un massimo di 12 mensilità, dedotto l’aliunde perceptum e l’aliunde percipiendum), l’insussistenza del fatto posto a base del licenziamento per giustificato motivo oggettivo debba essere «manifesta». Occorre sottolineare che la Consulta (punto 8 della sentenza) ha, altresì, confermato i due regimi sanzionat. . .