La Suprema Corte non riconosce  il premio aziendale di rendimento al lavoratore che non abbia conseguito gli obiettivi specifici fissati dal datore di lavoro

di M. Aiello -
Con l’ordinanza in commento, Cass. 4 settembre 2023 n. 25655, la Suprema Corte dirime la controversa vicenda della spettanza, al dipendente di un istituto di credito, del premio aziendale di rendimento (PAR). Il contesto normativo di riferimento è delineato dagli artt. 44 CCNL per i quadri direttivi e per il personale delle aree professionali dipendenti dalle imprese creditizie, finanziarie e strumentali e 24 del Contratto integrativo aziendale. Orbene, l’art. 44 riconosce al datore di lavoro la facoltà di prevedere «l’istituzione di premi incentivanti la cui erogazione viene subordinata al raggiungimento di specifici obiettivi, diversi da quelli prescelti per il premio azien. . .