L’insostenibile irragionevolezza del Jobs Act

di C. Musella -
1. Il 2023 sembra essere anno critico per il decreto legislativo 4.3.2015, n. 23, rimandato alla Corte costituzionale per quattro volte in un solo anno. Sotto tale profilo appare quanto mai attuale il monito da ultimo rivolto al legislatore dalla Corte costituzionale di dare un assetto ordinato ad una normativa di importanza essenziale «(sentenza n. 150 del 2020), che va rivista in termini in termini complessivi, che investano sia i criteri distintivi tra i regimi applicabili ai diversi datori di lavoro, sia la funzione dissuasiva dei rimedi previsti per le disparate fattispecie (Corte Cost., 22.7.2022 n. 183). Monito reiterato nell’ultima sentenza del 22.1.2024, n. 7, al punto 5 della mo. . .