Nel gioco delle parti, il giudice può ridefinire le regole e fare in modo che il contratto collettivo faccia il suo ingresso in aula?

di M. Dicosta -
Nella sentenza oggetto di questo commento (19 agosto 2024, n. 22907) la Cassazione ha affrontato un’annosa questione sulla quale, in effetti, insiste un dibattito mai sopito all’interno aule giudiziarie lavoristiche. Puntualmente, infatti, ci si interroga sulla necessità di produrre il contratto collettivo ad opera del ricorrente o del resistente che intende avvalersene nella controversia e sulla possibilità che il giudice del lavoro avrebbe, in mancanza dello stesso, di acquisirlo ex officio. Ciò, invero, accade quando il contratto collettivo appare indispensabile ai fini della decisione da prendere in giudizio oppure comunque idoneo a superare l’incertezza dei fatti costitutivi de. . .