Nella prescrizione, la censura inerente all’esistenza di una causa di sospensione fa ritornare sub judice l’intera fattispecie, e il giudice può rideterminare anche la decorrenza del dies a quo

di D. Bellini -
Con la sentenza n. 28565 del 3 ottobre 2022 la Corte di Cassazione esamina l’operatività del giudicato interno nell’ambito della prescrizione, qualificata come istituto connotato da “un’unità indissolubile”. Secondo il Supremo Collegio, la sola censura inerente all’omessa considerazione di una causa di sospensione della prescrizione riespande il potere del giudice di riesaminare l’intera fattispecie, compresa l’individuazione del dies a quo della prescrizione (anche se non è stata oggetto di alcuna censura). La fattispecie. La Corte di Appello di Caltanissetta – con sentenza n. 98 del 2020 – dichiarava un soggetto iscritto alla Gestione Separata INPS non tenuto. . .