Non è risarcibile il danno biologico terminale nel caso in cui la vittima non sopravviva per più di un giorno all’evento letifero

di G. Geraci -
Una delle varie tipologie di pregiudizio derivanti dalla perdita della vita a causa di una condotta illecita altrui è il c.d. danno biologico terminale, in merito al quale si sono soffermati i giudici della Suprema Corte nell’ordinanza n. 34987 del 28 novembre 2022,  qui commentata. L’evento morte, allorché si verifichi a causa di una condotta illecita altrui, costituisce un danno ingiusto fonte di risarcimento. Il predetto evento, poi, cagiona una pluralità di pregiudizi, tanto alla vittima quanto ai prossimi congiunti, che, grazie all’incessante attività ermeneutica della giurisprudenza e della dottrina, sono stati oggetto di specifica definizione, contestualizzazione e qualific. . .