Dopo il Tribunale di Torino, anche il Tribunale di Milano esclude la subordinazione per i riders.

di M. Turrin -
A distanza di pochi mesi dalla già ben nota pronuncia del Tribunale di Torino (Trib. Torino, 7 maggio 2018, n. 778 in LG, 2018, 7, 721, con nota di Recchia), la giurisprudenza di merito è tornata a confrontarsi nuovamente con il problema della qualificazione giuridica del rapporto di lavoro dei riders. A pronunciarsi sull’ormai annosa questione del lavoro tramite piattaforma digitale, questa volta, è stato chiamato il Tribunale di Milano (Trib. Milano, 10 settembre 2018, n. 1853). La sentenza in commento, pur discostandosi parzialmente nell’iter argomentativo da quella del Tribunale di Torino, ne ricalca il contenuto e, soprattutto, le conclusioni. Così, dopo aver ricostruito. . .